SCISSURE: il podcast per guardare il mondo e le sue circonvoluzioni con gli occhi della danza

Scissure sono le fenditure, le fessure in cui si può insinuare il pensiero scovando tracce che permettono di leggere il presente con una diversa consapevolezza. Il passato ci aiuta facendoci riconoscere, in quello che accade oggi, qualcosa che è già accaduto. La danza ha attraversato i secoli e come arte ha rispecchiato o stravolto i tempi. Il suo sguardo critico può portare le parole ad essere meno definitive.

Un progetto di Stefania Zepponi e Rosella Simonari, storica della danza nonchè blogger.

Ideazione Stefania Zepponi e Rosella Simonari
Progettazione Stefania Zepponi
Testi Rosella Simonari
Voce Clementina Verrocchio

Ascolta Scissure su Spreaker

 


Episodio 1 - DOMINGO

Cosa c’è nei nomi? Quali segreti vi si celano? A volte i nomi rivelano storie, storie importanti, a volte scomode. Tra bianchi in black face e rivolte di schiavi, scopriremo come un balletto pantomimico del 1806 ci può rivelare qualcosa del rapporto tra bianchi e neri, non risolto allora come oggi.

La musica utilizzata in sottofondo è "BIA" di Cesaria Evora, la "diva a piedi nudi", cantante capoverdiana che ha fatto conoscere il suo paese a tutto il mondo e che nel mondo ha venduto così tanti dischi da risultare la prima donna africana ad essere arrivata a tanto.Come la sua isola, sfruttata, dimenticata, messa alla prova, ma resistente, capace comunque di guardare avanti, verso un nuovo futuro. La sua musica è la morna, una musica viaggiante che parte da una origine comune con il fado portoghese e la samba brasiliana. Si dice sia la musica dell’"aconghego", l’abbraccio che culla un neonato. Ha a che fare con la tenerezza, la dolcezza, la tristezza fino alle lacrime. Qualcuno la definisce un fado tropicale, una sorta di blues filosofico: un dialogo con la propria anima in cui l’interprete cerca risposte sul proprio destino, sul senso di assenza, di mancanza e di nostalgia che lo pervade.


Ascolta "Domingo" su Spreaker.

Per approfondimenti

Chazin-Bennahum, Judith, The Lure of Perfection – Fashion and Ballet 1780-1830 (New York: Routldge, 2005).

Cockrell, Dale, Demons of Disorder – Early Blackface Minstrels and Their World (Cambridge: Cambridge University Press, 1997)

James, Cyrill, I giacobini neri – La prima rivolta contro l’uomo bianco, trad. R. Petrillo (Roma: Deriveapprodi, 2015)
Pappacena, Flavia, “Storia della danza. Alla riscoperta dei balletti dimenticati – Paul et Virginie”, Giornale della danza, https://giornaledelladanza.com/storia-della-danza-alla-riscoperta-dei-balletti-dimenticati/ (consultato il 4 luglio 2020).

Paul et Virginie, cor. Pierre Grdel (Parigi: Théâtre St. Cloud, 12 giugno 1806).

Paul et Virginie, ballet-pantomime en trois actes, libretto (12 giugno 1806).

NOTA – Il libretto, consultabile su gallica, portale digitale della Bibliothèque Nationale de France, riporta la data e luogo sopra-indicati, ma un libro di riferimento per l’epoca, The Paris Opéra Ballet, di Ivor Guest, riporta la prima al 24 giugno, presso l’Opéra di Parigi.


Episodio 2 - I PIEDI DI NIJINSKIJ

I piedi di Nijinskij scompigliarono la danza classica presentando un’immagine dell’uomo che danza fuori dagli schemi.

La musica utilizzata in sottofondo è "Prélude à l'après-midi d'un faune" di Claude Debussy, scritto tra il 1891 e il 1894, ispirato al poema di Mallarmè. Considerato una dei capolavori dell'impressionismo musicale e come l'anticipatore della musica moderna, trova forse la sua più bella recensione nelle parole stesse di Mallarmè: "L’illustrazione che avete fatto dell' "l'Après-midi d'un faune" non presenta alcuna dissonanza con il mio testo, se non per il fatto che riesce ad andare realmente più lontano, nella nostalgia e nella luce, con finezza con inquietudine, con ricchezza"


Ascolta "2 I piedi di Nijinskij" su Spreaker.

Per approfondimenti

Burt, Ramsay The Male Dancer – Bodies, Spectacles, Sexualities (London: Routledge, 2007)
Garafola, Lynn, Diaghilev’s Ballets Russes (Boston: De Capo Press, 1998)

Homans, Jennifer, Gli angeli di Apollo. Storia del balletto, trad. D. Fassio (Torino: EDT, 2014)

Trombetta, Sergio, Vaslav Nižinskij (Palermo: L’Epos, 2008)

L’Après-midi d’un faune, cor. Vaslav Nijinsky (Parigi, 1912)

Le spectre de la rose, cor. Michel Fokine (Parigi, 1911)


Episodio 3 - L'UMANITA' SECONDO MARTHA GRAHAM

Le donne di Graham furono anche uomini e molto altro, furono un’umanità che incarnava sul palco le sue visioni fatte di astrazioni e persone, individuali e collettive, potenti, carismatiche, fiere.

La musica utilizzata in sottofondo è la splendida rivisitazione delle "Quattro Stagioni" di Vivaldi a cura di Max Richter, compositore e musicista britannico di origine tedesca che è riuscito a far convivere ambient music e elettronica con il più popolare concerto della storia della musica.

 

Ascolta "3 L'umanita secondo Martha Graham" su Spreaker.

Per approfondimenti

De Mille, Agnes, Martha – The Life and Work of Martha Graham (New York: Vintage, 1992).

Franco, Susanne, Martha Graham (Palermo: L’Epos, 2003)

Graham, Martha, “The Dance in America”, Trend – A Quartlerly of the Seven Arts, vol. 1, n. 1, March-April-May 1932, pp. 5-7

Simonari, Rosella, Letter to the World: Martha Graham danza Emily Dickinson (Roma: Aracne, 2015).

Heretic, cor. Martha Graham (1929).

Lamentation, cor. Martha Graham (1930).


Episodio 4 - ANIMA ANIMATA

Cos’è la danza se non un’anima che si muove nello spazio e nel tempo? Ne parlava già Paul Valery nel 1921

La musica utilizzata in sottofondo è Guitar Bamboo di René Aubry, il musicista che con i sui affreschi sonori ha accompagnato per lungo tempo Carolyn Carlson, sviluppando una musicalità visiva e corporea assolutamente innovativa ed originale.

Ascolta "4 Anima Animata" su Spreaker.

Per approfondimenti

Sasportes, José, Pensare la danza – Da Mallarmé a Cocteau (Bologna: Il Mulino, 1989).

Valéry, Paul, L’anima e la danza, a cura di Aurelia Delfino (Milano: Mimesis, 2014).


Episodio 5 - LA VENERE E LA SILFIDE

Cosa sarebbe accaduto se Sara Baartman e Marie Taglioni si fossero conosciute? Avrebbero parlato di danza? Avrebbero danzato insieme? Forse. Eppure non è accaduto e lo stesso mondo che ha relegato l’una a freak, ha celebrato l’altra come star.

La musica utilizzata in sottofondo è My queen is Nanny of the Marooons. Parlando di un colonialismo purtroppo ancora strisciante, ci è sembrato un valido sottofondo questa canzone dei Sons Of Kemet che celebra la figura della Queen Nanny, leader degli schiavi fuggitivi della Giamaica nel XVIII secolo nella loro lotta contro le autorità britanniche, dichiarata eroe nazionale nel 1976. E' tratta da "Your queen is a reptile", disco tutto incentrato su donne leggendarie che hanno strenuamente lottato contro l'oppressione in favore dell'integrazione e dell'inclusione sociale: nove tracce per nove regine non formalmente riconosciute nella battaglia per i diritti degli afro-americani. L'essere riusciti a mescolare magistralmente i ritmi tribali con i dettami del jazz rende onore ai Sons Of Kemet, gruppo britannico che non ha esitato a denunciare con la sua musica l'imperialismo inglese.

 

Ascolta "5 La Venere e la Silfide" su Spreaker.

Per approfondimenti

Crais, Clifton, Scully, Pamela, Sara Baartman and the Hottentot Venus – A Ghost Story and a Biography (Princeton: Princeton

University Press, 2009).

Homans, Jennifer, Gli angeli di Apollo. Storia del balletto, trad. D. Fassio (Torino: EDT, 2014)

La Sylphide, cor. Filippo Taglioni (Parigi, 1832).


Episodio 6 - NORMALI DANZE DA SUPEREROI

Che rapporto abbiamo con la forza di gravità? Possiamo cambiarlo? Come? Trisha Brown l’ha fatto già nel 1970.

La musica utilizzata in sottofondo è Dream, un brano composto da John Cage nel 1948. Gli venne commissionato da Cunnigham per una sua coreografia e venne scritta usando, come una sorta di template, dei pattern metrici, forniti da Cunningham stesso, ricavati dalle danze che aveva già composto, una pratica usuale per questi due grandi sperimentatori. Quello che ne è uscito è una musica che crea una sorta di irreale sospensione del tempo.

 

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Per approfondimenti

Banes, Sally, Tersicore in scarpe da tennis. La postmodern dance, a cura di Eugenia Casini Ropa, trad. M. Collina (Macerata: Ephemerea, 1993

Brown, Trisha, citata in Rossella Mazzaglia, Trisha Brown (Palermo: L’Epos, 2007)

Copeland, Roger, citato in Rossella Mazzaglia, Trisha Brown (Palermo: L’Epos, 2007).

Gianotti, Luca, L’arte del camminare (Portogruaro: Ediciclo, 2011).

Steb, Elizabeth, ‘Elizabeth Streb discusses Trisha Brown's "Man Walking Down the Side of a Building"’, YouTube, 2010, https://www.youtube.com/watch?v=9kxWm31jh3Q (consultato il 28 agosto 2020).

Wu Ming 2, “Prefazione”, in Luca Gianotti, L’arte del camminare (Portogruaro: Ediciclo, 2011), pp. 7-11.


Episodio 7 - DECIDERE DI NON DECIDERE

Come il lavoro di Cunningham ha rivoluzionato l’arte della coreografia, affidando le decisioni relative alla composizione a pratiche combinatorie.

La musica utilizzata in sottofondo è "Water Walk", presentato per la prima volta in Italia il 5 febbraio 1959 al quiz televisivo "Lascia o Raddoppia?". Cage partecipò al telequiz come esperto di funghi e vinse 5.120.000 lire, più o meno 8.000 dollari odierni, che servirono per comprare un pianoforte e il classico furgoncino Volkswagen usato per il tour Usa della compagnia di Merce Cunningham di cui anche Cage faceva parte in veste di musicista e autista. Fu uno straordinario momento di contatto tra cultura alta e cultura popolare, vissuta dal compositore americano con grande ironia.

 

Ascolta "7 Decidere di non decidere" su Spreaker.

Per approfondimenti

Burt, Ramsay, The Male Dancer – Bodies, Spectacle, Sexualities (Londra: Routledge, 2007)

Copeland, Roger, Merce Cunningham – The Modernizing of Modern Dance (New York: Routledge, 2004).

“Chance Conversations: An Interview with Merce Cunningham and John Cage”, Walker Art Center, Minneapolis, 1981, https://www.youtube.com/watch?v=ZNGpjXZovgk (consultato 5 settembre 2020)

Ocean, cor. Merce Cunningham (1994).

Torse, cor. Merce Cunningham (1976).


Episodio 8 - BAMBOLA E BALLERINA

Coppelia, la bambola ballerina, automa nel movimento ma non nel contenuto.

La musica utilizzata in sottofondo è il valzer dell’opera stessa, composta dal francese Leo Delibes, arrivato alla fama proprio grazie alla musica colorata, spiritosa, spirituale e intensa scritta per questo balletto. L’inserimento dell’azione in Europa centrale ad opera dagli autori del libretto, ha dato al musicista la possibilità di affrontare temi esotici, soprattutto slavi e ungheresi. Brani come il Valzer brillante e Mazurka  hanno raggiunto una meritata celebrità anche come pezzi da concerto.

 

Ascolta "8 Bambola e ballerina" su Spreaker.

Per approfondimenti

Banes, Sally, “The Romantic Ballet: La Sylphide, Giselle, Coppélia”, in Dancing Women: Female Bodies on Stage (London: Routledge, 1998), pp. 12-41.

Berger, Gwen, Plett, Nicole, “Uncanny Women and Anxious Masters - Reading Coppélia Against Freud”, in Moving Words - Re-Writing Dance, ed. Gay Morris (London: Routledge, 1996), pp. 159-179.

Coppélia, cor. Arthur Saint Léon (1870)

Grant, Ian, “Bilogical Technologies: the History of Automata”, in New Media: a Critical Introduction, ed. Martin Lister (London: Routledge, 2003), pp. 314-350.

Hoffmann, E.T.A., L’uomo della sabbia e altri racconti, trad. Gerardo Fraccari (Milano: Mondadori, 1987).

Simonari, Rosella, “From Gothic to Comic: Coppélia, A Glittering Dance Adaptation of E.T.A. Hoffmann’s ‘The Sandman’”, A Dance History, 20 febbraio 2016, http://adancehistory.blogspot.com/2016/02/from-gothic-to-comic-coppelia.html (consultato il 13 settembre 2020).


Episodio 9 -PASSO PAUSA

Che rapporto c'è tra le "solitudini connesse" dei social e "Il cortile", coreografia storica dei Sosta Palmizi, creata nel 1985?

La musica utilizzata in sottofondo è "PAINTING SILHOUETTE" composta da Will Holland, in questo caso sotto uno dei suoi tanti pseudonimi QUANTIC. ”We were painting silhouettes. Shadows speck around the wall".

 

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Per approfondimenti

Bozzaotra, Angela, “Un ‘intermondo’ tra interprete e spettatore. ‘Il cortile’ dei Sosta Palmizi”, in Sciami, nuovoteatromadeinitaly.sciami.com, 2016, https://nuovoteatromadeinitaly.sciami.com/sosta-palmizi-il-cortile-1985/angela-bozzaotra-intermondo-cortile-sosta-palmizi-sciami-2015/ (consultato il 31 agosto 2020).

Franchi, Jacopo, Solitudini connesse – Sprofondare nei social media (Milano: Agenzia X, 2019).

Giordano, Raffaella, “Indispensabie a sé”, in Ugo Volli (a cura di), Sosta Palmizi allo specchio, Teatro Festival, n.3, aprile 1986, https://nuovoteatromadeinitaly.sciami.com/sosta-palmizi-il-cortile-1985/giordano-indispensabile-a-se-sosta-palmizi-cortile-teatro-festival-aprile-1986/ (consultato il 31 agosto 2020)

Il Cortile, cor. Sosta Palmizi (1985).


Episodio 10 - APPROFONDIMENTI

Una coreografia può interpretare o reinterpretare un'opera letteraria?Se il concetto di narrazione rappresenta la struttura dell’esistenza umana, allora intervenire nelle narrazioni che ci circondano con gli adattamenti è fondamentale per interpretare in modo anche critico i nostri immaginari.

La musica usata in sottofondo è Shida dei Khruangbin, un gruppo musicale americano originario di Houston, nel Texas, noto per la fusione di influenze musicali molto diverse tra loro, come la musica soul classica, la dub e la musica psicadelica. Il loro nome deriva da una parola tailandese che significa aeroplano e l’album da cui è tratto questo brano,“Mordechai”, è un disco nostalgico che esplora la memoria umana.

 

Ascolta "10 Adattamenti" su Spreaker.

Per approfondimenti

Coppélia, cor. Athur Saint Léon (1870).

D’Adamo, Ada, Mats Ek (Palermo: L’Epos, 2002).

Hutcheon, Linda, Teorie degli adattamenti. I percorsi delle storie fra letteratura, cinema, nuovi media, trad. G. V. di Stefano (Roma: Armando Editore, 2011).

L’Après-midi d’un faune, cor. Vaslav Nijinsky (1912).

Letter to the World, cor. Martha Graham (1940-41).

Giselle, cor. Mats Ek (1982).

Simonari, Rosella, Letter to the World: Martha Graham danza Emily Dickinson (Roma: Aracne, 2015)

Steedman, Carolyn, Dust (Manchester: Manchester University Press, 2001).

Woolf Works, cor. Wayne McGregor (2015)


Episodio 11 - C'ERA UNA VOLTA LA DANZA

La danza e i libri per bambini, belle favole ma non solo.

La musica usata in sottofondo è”Porz Goret" di Yann Tiersen tratta dall'album Eusa del 2016. L'album venne registrato dal vivo sull'isola di Ouessant - Eusa in bretone - che è anche il domicilio di questo compositore e polistrumentista minimalista francese. Ogni brano dell'album è legato ad una posizione specifica dell’isola. “Ouessant è più di una semplice casa, è una parte di me. L’idea era di fare una mappa dell’isola e, per riflesso, una mappa di quello che sono io. Per cominciare ho scelto dieci luoghi dell’isola e ho fatto una serie di registrazioni ambientali per ciascuno di essi. Le composizioni di musica per pianoforte che ho scritto in seguito prendono il nome di questi luoghi, e la partitura di ogni pezzo è accompagnata dalle coordinate GPS e da una fotografia del sito scattata da Emilie Quinquis”.

 

Ascolta "11 C'era una volta la danza" su Spreaker. 

Per approfondimenti

Allen, Debbie, Nelson, Kadir, Dancing in the Wings (New York: Puffin Books, 2000).

Barféty, Elizabeth, Sarò una stella (Roma: Gallucci, 2019).

Baryshnikov, Mikhail, Radunsky, Vladimir, Because… (New York: Atheneum Books for Young Readers, 2007).

Colloredo, Sabina, Isadora Duncan (Trieste: Edizioni EL, 2006).

Copeland, Misty, Myers, Christopher, Firebird (New York: Penguin, 2014).

Davidson, Susanna, Daynes, Katie, Cullis, Megan, Gilbert Nanos, Yvonne, Racconti illustrati dai balletti (London: Usborne, 2018).

Ferri, Linda, La ballerina cosmica (Milano: Salani, 2013).

Idle, Molly, Flora e… (Roma: Gallucci, 2013).

Mayhew, James, Ella Bella Ballerina and Swan Lake (London: Orchard Books, 2011).

New York City Ballet, Docampo, Valeria, Il lago dei cigni (Milano: Terre di Mezzo, 2019).

Rossi, Sarah, Antonioni, Eleonora, Campioni della danza di ieri e di oggi (Trieste: Edizioni EL, 2018).

Schubert, Leda, Taylor III, Theodore, Trailblazer – The Story of Ballerina Raven Wilinson, foreword by Misty Copeland (New York: Little Bee Books, 2018).


Episodio 12 -DANZARE LA CITTA'

Palermo, Palermo di Pina Bausch: danzare la città, ma anche e soprattutto dentro la città, dentro le sue emozioni e le sue vibrazioni più forti, senza soglie di sicurezza o decoro.

La musica usata in sottofondo è Sentimental Mood nell’interpretazione di John Coltrane, composta nel 1935 da Duke Ellington, durante una festa, per ricomporre una lite tra un suo amico e due ragazze che rimasero sedute ai due lati del pianoforte mentre lui suonava.

 

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Per approfondimenti

Bausch, Pina, in “Colloquio con Pina Bausch”, in Elisa Vaccarino, Altre scene, altre danze (Torino: Einaudi, 1991).

Bukowski, Wolf, La buona educazione degli oppressi – Piccola storia del decoro (Roma: Alegre, 2019).

Giambrone, Roberto, Pina Bausch – Le coreografie del viaggio (Macerata: Ephemeria, 2008).

Vaccarino, Elisa, Altre scene, altre danze (Torino: Einaudi, 1991).


Episodio 13 -TUTU' PRISMATICO

Il tutù è immancabilmente legato alla magica immagine della ballerina. Cosa ci suggerisce allora il tutù prismastico di Saarinen in Hunt?

La musica usata in sottofondo è la Toccata, il primo movimento del Concerto in Re maggiore per violino di Stravinsky. Dedicato a Samuel Dushkin, violinista di gran talento, fu eseguito per la prima volta nel 1931 a Berlino con Dunshkin come solista e Stravinsky stesso come direttore.

 

Ascolta "13 Tutù prismatico" su Spreaker. 

Per approfondimenti

Autio, Iris, Westeward Ho! Wavelengths Hunt, Tero Saarinen Company, 2006.

Chazin-Bennahum, Judith, The Lure of Perfection – Fashion and Ballet, 1780-1830 (New York: Routledge, 2005).

Hunt, cor. Tero Saarinen (2002).

Sacre du printemps, cor. Vaslav Nijinsky (1913).

Simonari, Rosella, “Moving fabric – Costumes and Movement in Tero Saarinen’s Dances”, novembre 2009, ballet-dance.com (non più online)


Episodio 14 - CARMEN DANZA

Carmen, come può danzare uno spirito libero?

La musica usata in sottofondo è la una particolare cover dell’aria più famosa dell’opera Ce la propone Paul Van Haver, in arte STROMAE, cantautore, rapper e musicista belga originario del Ruanda la cui musica è una contaminazione tra hip hop, musica house, ritmi elettronici e suoni afrobeat.

 

Ascolta "14 Carmen danza" su Spreaker. 

Per approfondimenti

Carmen, musica Georges Bizet (1875).

Carmen, cor. Roland Petit (1949).

Carmen, dir. Carlos Saura, cor. Antonio Gades (1983).

Mérimée, Prosper, Carmen [1845] (Milano: Mondadori, 2002).


Episodio 15 -MADRE ANTIMADRE

La Medea di Abbondanza/Bertoni: una figura materna che ci pone interrogativi profondi e dolorosi.

La musica usata in sottofondo è The heart asks pleasure first, il tema portante della colonna sonora del film "Lezioni di piano" di Jane Champion, composta da Michael Nyman, che ottenne una nomination ai Golden Globe e ai Bafta. La partitura originale per pianoforte solo, che andò a sostituire la voce tutta emozionale della protagonista del film, diede poi origine a una partitura orchestrale, "The Piano Concert”. Come altre parti della colonna sonora e del concerto, questo brano venne costruito su una melodia tradizionale scozzese “Bonny Winter's Noo Awa", del 1808, ripensata e rielaborata secondo i canoni del minimalismo. Il titolo del pezzo venne preso da Nyman da una poesia di Emily Dickinson.

 

Ascolta "15_Madre antimadre" su Spreaker. 

Per approfondimenti

Cervellati, Elena, Abbondanza Bertoni – Interviste sulle coreografia contemporanea, dirette da Susanne Franco (Palermo: L’Epos, 2005)

Morselli, Valeria, L’essere scenico – Lo Zen nella poetica e nella pedagogia della Compagnia Abbondanza Bertoni (Macerata: Ephemeria, 2007).

Pedroni, Francesca, “La coppia, voce del corpo, voce dell’anima”, www.abbondanzabertoni.it (consultato il 30 ottobre 2020).


Episodio 16 - O LA DANZA O LA VITA

Scarpette rosse, il film che ha posto il tema della danza in termini di vita o di morte dandogli dignità e rispetto.

La musica usata in sottofondo è la colonna sonora stessa del film. Composta da Brian Easdale, venne scritta per "adattarsi al design cinematografico" e completata in modo non ortodosso; al compositore vennero forniti 120 disegni per guidarlo nella scrittura di un accompagnamento musicale appropriato. Con il progredire delle riprese della sequenza del balletto, i disegni a mano vennero sostituiti dai corrispondenti colpi completati. Easdale vinse con questa colonna sonora l'Academy Award e l'Oscar.

 

Ascolta "16 O la danza o la vita" su Spreaker. 

Per approfondimenti

Ehrenstein, David, The Red Shoes: Dancing for your Life, https://www.criterion.com/current/posts/1518-the-red-shoes-dancing-for-your-life (consultato il 31 ottobre 2020).

The Red Shoes [Scarpette rosse], dir. Micheal Powell, Emeric Pressburger (1948)


Episodio 17 - IL SOTTOSUOLO DEL GIAPPONE

Cos'è la bellezza? Cos'è la vera bellezza? il butho apre a risposte inedite

La musica usata in sottofondo è THE KURSK di Matt Elliott, cantautore e chitarrista inglese. Nel suo stile dark folk con influenze elettroniche e sperimentali, rievoca la tragedia del sottomarino nucleare russo, affondato durante una esercitazione per l’esplosione di un siluro difettoso con 118 persone a bordo tutte morte. Attraverso sonorità profonde scendiamo direttamente dentro il buio del sottomarino e più precisamente nei pensieri dei marinai e dei militari sopravvissuti alla prima esplosione, che invano hanno atteso i soccorsi rinchiusi nel compartimento 9, senza possibilità di uscire e di comunicare con l’esterno se non con disperati segnali morse inviati battendo degli oggetti nelle pareti del sottomarino. I tentativi di soccorso furono ritardati dal segreto militare. Nella canzone l'ipotetico testo di una lettera scritta da uno dei marinai sopravvissuti all'esplosione e morto per asfissia e freddo, una elegia funebre dai toni solenni, un'altra tragedia che rimanda all'insensatezza della guerra e della corsa agli armamenti.

 

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Per approfondimenti

Carreri, Roberta, citata in Maria Pia D’Orazi, Kazuo Ono (Palermo: L’Epos, 2001).

D’Orazi, Maria Pia, Kazuo Ono (Palermo: L’Epos, 2001).

Kazuo Ohno: Admirando a La Argentina, https://www.youtube.com/watch?v=UjwipWoke5w (consultato il 9 novembre 2020)

Kazuo Ohno on technique and motivation, https://www.youtube.com/watch?v=paHf7Dfaky4 (consultato il 9 novembre 2020)


Episodio 18 - MISTY COPLAND

Ci sono diversi modi di passare alla storia, magari con un’invenzione particolare o perseguendo lotte per i diritti umani. Misty Copeland appartiene a questa seconda categoria. Infatti nel 2015 è passata alla storia come la prima ballerina africana americana divenuta principali dancer dell’American Ballet Theatre, una delle più importanti compagnie di balletto al mondo.

La musica usata in sottofondo è tratta da LAMBARENA, disco che si è spinto oltre le barriere universalmente accettate coniugando la musica di J.Sebastian Bach con la strumentazione e la vocalità dell'Africa nera. LAMBARENA è un tributo al dott. Albert Schweitzer, appassionato di Bach, che costruì e diresse un ospedale a Lambarena, nel Gabon. Il produttore francese Hughes de Courson e il gabonese, musicista, compositore Pierre Akendengue, entrambi uomini con una profonda intuizione musicale e con una grande audacia creativa, furono l'anima di questo progetto. Musicisti europei e musicisti gabonesi lavorarono insieme a Parigi per circa 100 giorni in assoluta parità per dare alla luce questo album prezioso e unico.

 

Ascolta "18 Misty Copland" su Spreaker. 

Per approfondimenti

Copeland, Misty, con Charisse Jones, Misty Copeland – Life in Motion, an Unlikely Ballerina (New York: Touchstone, 2014).

Copeland, Misty, Firebird, illustrazioni di Christoper Myers (New York: Putnam’s Sons, 2014).

Copeland, Misty, con Charisse Jones, Ballerina Body – Dancing and Eating your Way to a Leaner, Stronger and More Graceful You (London: Sphere, 2017).

Simonari, Rosella, “Afrofutirst Degas”, Roots-Routes – Research on Visual Cultures, anno IX, n. 31, Settembre 2019, http://www.roots-routes.org/afrofuturist-degas-by-rosella-simonari/


Episodio 19 - SE IL CORPO E' UN ARCHIVIO

Da oltre un decennio, nel mondo della danza, si parla sempre di più del corpo come archivio. Ma cosa significa? La metafora del corpo come archivio è ricca di spunti per ridefinire discipline quali la storia secondo nuovi parametri e nuovi modi di intendere cosa sia un archivio.

La musica usata in sottofondo è Robots, brano del Kraftwerk, in una rivisitazione operata dai Balanescu Quartet, quartetto d'archi fondato nel 1987 dal violinista rumeno Alexander Bălănescu, una mission impossible di fusione tra musica elettronica e musica acustica perfettamente riuscita.

 

Ascolta "19 Se il corpo è un archivio" su Spreaker. 

Per approfondimenti:

Baxmann, Inge, “The Body as Archive. On the Difficult Relationship Between Movement and History”, in Sabine Gehm, Pirkko Husemann, Katharina von Wilke, a cura di, Knowledge in Motion. Perspectives Artistic and Scientific Research in Dance (Bielefeld: Transcript, 2007), pp. 207-215.

Cramer, Franz Anton, “Body, Archive”, in Gabriele Brandstetter, Gabriele Klein, a cura di, Dance [and] theory (Bielefeld: Tanscript, 2013), pp. 219-221.

Derrida, Jacques, Mal d’archivio: un’impressione freudiana [1995] (Napoli: Filema, 1996).

Franco, Susanne, “Corpo-archivio: mappatura di una nozione tra incorporazione e pratica coreografica”, Ricerche di S/Confine, Dossier 5, 2019, pp. 55-65.

Graham, Martha, “A Modern Dancer’s Primer for Action”, in Frederick Rand Rogers, a cura di, Dance: A Basic Educational Technique (New York: The MacMillan Company, 1941), pp. 178-187

Hampâté Bâ, Amadou, Aspetti della civiltà africana, trad. Giusi Valent (Como: Ibis, 2017).

Lepecki, André, 2016, ‘Il corpo come archivio: volontà di ri-mettere-in-azione e vita postuma delle danze’ [2010], Mimesis Journal. Scritture della performance, n.1, 2016, pp. 30-52.

Society of American Archivists, ‘About archives’, https://www2.archivists.org/about-archives (consultato il 28 novembre 2020).

Valacchi, Federico, Diventare archivisti (Milano: Editrice Bibliografica, 2015)


Episodio 20 - COMMIATO

Scissure ci ha accompagnato per mesi in una serie di esplorazioni del mondo e delle sue circonvoluzioni attraverso gli occhi della danza. Ora vi saluta, sperando di aver mostrato come la danza stessa sia parte integrante del mondo e delle sue complicate sfaccettature, ma questo non è un addio, bensì un arrivederci, perché Scissure tornerà presto con nuove sorprese.

La musica usata in sottofondo è "Altamira" di Mark Knopfler e Evelyn Glennie. Opening track dell' album pubblicato nel 2016, colonna sonora dell'omonimo film di Hugh Hudson interpretato da Antonio Banderas, Rupert Everett e Clement Sibony, affascina per la melodia scandita dalle note della chitarra acustica dell'ex leader dei Dire Strait.

 

Ascolta "20 Commiato" su Spreaker. 


Puntata speciale - SCISSURE PRESENTA: SPADOLINI, APOLLO DELLA DANZA

Puntata speciale per la Giornata della Mondiale della Danza
Stefania Zepponi e Rosella Simonari presentano il libro "Alberto Spadolini, Apollo della Danza", nell'ambito della rassegna "Provviste" curata da Casa delle Culture di Ancona

Ascolta "Alberto Spadolini, Apollo della danza" su Spreaker.  


Puntata speciale -CARLA FRACCI IN PRIMA PAGINA

Carla Fracci se n’è andata. È deceduta il 27 maggio 2021 e il 28 maggio, caso più unico che raro, le prime pagine di molti quotidiani hanno riservato uno spazio a lei. La danza in prima pagina, la danza che fa notizia.

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PER APPROFONDIMENTI

ADEP, a cura di, La danza è possibile (Ancona: Affinità Elettive, 2020).

Antonucci, Simona, “L’intervista 2 Roberto Bolle / ‘Fu una vera pioniera: con la tv portò la danza dentro le case di tutti’”, Il Messaggero, 28 maggio 2021.

Bandettini, Anna, “Roberto Bolle ‘È stata la prima a portare la danza fuori dai teatri’”, La Repubblica, 28 maggio 2021.

Bentivoglio, Leonetta, “Carla Fracci, la combattente sulle punte che stregò la Scala”, La Repubblica, 28 maggio 2021.

Ercolani, Lucrezia, “Martina Arduino, la tecnica con lei è divenuta emozione”, Il manifesto, 28 maggio 2021

Farina, Renato, “Addio Carla Fracci – Era la nostra stella più brillante ma ci era un po’ antipatica”, Libero, 28 maggio 2021.

Fracci, Carla, “Passo dopo passo, Fracci, ‘la mia vita a piedi nudi’”, Il Fatto Quotidiano, 28 maggio 2021.

Fracci, Carla, “Quel giorno con Leah nel tempo della vita”, Il manifesto, 28 maggio 2021.

Giambrone, Roberto, “Studiate e ballate con corpo e cuore”, Il Sole 24 ore, 30 maggio 2021.

Latella, Maria, “Passione civile fuori scena: grande italiana dietro la star”, Il Messaggero, 28 maggio 2021.

Maffioletti, Chiara, “Bolle: terrorizzato quando debuttai sul palco con lei, un mito assoluto”, Corriere della sera, 28 maggio 2021.

Mattioli, Alberto, “Roberto Bolle: ‘Ha anticipato un’epoca ballando in tv e nelle piazze, mi ha aperto la strada’”, La Stampa, 28 maggio 2021.

Pedroni, Francesca, “Carla Fracci, l’arte meravigliosa di una vita a passo di danza”, Il manifesto, 28 maggio 2021.

Trombetta, Sergio, “Carla Fracci 1936-2021, Un addio in punta di piedi, icona della danza mondiale con un’anima pop”, La Stampa, 28 maggio 2021.

 


 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

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